lunedì 1 novembre 2010

Cantando sotto la pioggia

Serata estremamente impegnativa per il paladino della giustizia, ancora una volta alle prese con le forze del male. Dopo il consueto rendez-vous con i suoi pari, l'irreprensibile dottor Butangas ha fatto visita al maestro Rucci, col fine dichiarato di scroccare un lauto pasto e, in second'ordine, di annientare gli spiriti maligni che albergano nell'austera dimora dell'affermato musicista. Tuttavia, il nostro eroe ha dovuto fare i conti con degli avversari di una ferocia inaudita: sostenuto dal santo protettore André Dias (sempre sia lodato), infatti, il presidente ha vacillato parecchio ed ha rischiato più volte di soccombere, senza peraltro mai finire al tappeto. Nonostante abbia stoicamente resistito alle deprimenti esternazioni di Marco il Calvo (Rucci:"occhio ragazzi, non mi sporcate il cotto, sennò mio papà mi scuoia vivo!", Corde: "allora si mangerà il crudo!") e ai rumori molesti dell'enfant terrible Peruzzi (rutti sfrenati), il "ritorno di fiamma" del più temibile della gens Cordelli, Checco il Grande, ha messo duramente alla prova l'immensa capacità di sopportazione dell'audace Butangas ("Oh Buta, te un tu ci capisci nulla, la Ferrari F40 è una macchina estrema: pensa, un c'è nemmeno l'aria condizionata per non inficiare sulle prestazioni, tu ci pizzi dal caldo e tu c'hai il motore vicino all'orecchio, proprio dietro il sedile, roba da diventare grullo dal casino che fa. Un mio amico c'è salito, ha fatto cento metri, s'è rigirato due volte, l'ha spenta ed è sceso subito!!"). Successivamente, il carismatico Butangas ha tentato invano di salvare la giovane vita di un arrendevole Lucas, caduto vittima della malvagia fattucchiera Peruzzi, la quale gli ha cosparso le virili membra con una polvere magica (zucchero a velo) e lo ha indotto ad un sonno letargico da cui, ahimé, non si è più destato. Di fronte a cotanta crudeltà, il pio Lari e la dama di corte Irene hanno perso i sensi (cadendo goffamente dalla sedia) e, attoniti, sono crollati a terra. Roba che farebbe accapponare la pelle a chiunque, ma non al fiero Butangas. Nemmeno il gentile dono di un Rucci inaspettatamente generoso e cordiale (un albo illustrato della Ferrari, la cui copertina ritrae un intrepido Eddie Irvine intento ad uscire dalla sua monoposto irrimediabilmente danneggiata) ha messo in ginocchio il dottore, che poco dopo è riuscito miracolosamente a respingere i devastanti attacchi di un redivivo Checco ("ma voi la guardate la fiction del Cai, Sentieri?") e di una agguerritissima Masini ("certo che il lasergame dello Zampa è stato proprio esilarante!!"). Tutto questo sotto gli occhi impassibili e abulici del pentatleta Ornani e della scacchista Alfieri, intenti a festeggiare, sorseggiando del buon vino e gustando dell'ottimo pandoro, il loro Natale anticipato. Ormai allo stremo delle forze, il presidente ha lasciato l'antica magione e si è diretto verso casa. Poco prima di coricarsi, però, ha dovuto fronteggiare l'ennesima, tremenda offensiva delle forze del male: la dama delle bestie, l'eterea ed eclettica Chiarina, ha evocato alcune disgustose e rivoltanti creature demoniache (delle lucertoline di plastica trovate nelle patatine), che fortunatamente sono state annientate senza problemi e non hanno arrecato alcun danno al nostro eroe. Soddisfatto e appagato dell'epica impresa, il coraggioso Butangas ha fatto ritorno trionfante alla propria reggia, cantando allegramente sotto la pioggia (e buscandosi così un bel raffreddore).

3 commenti:

  1. Penso che quella vocina che si sentiva dopo i comizi del Presiente Poggesi, si stia trasferendo in quel di Noferi...

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  2. si mi sembra di sentirla anche a me...

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  3. Sentieri cmq l'ha detta i mi fratello...

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